Le pubblicazioni europee della “European Commission for the Efficiency of Justice” (“Rapporto di valutazione CEPEJ – Ciclo di valutazione 2020”) e della Commissione Europea (“The EU Justice Scoreboard”) evidenziano come, sulla base di dati statistici, il sistema giudiziario francese, a parità di addetti, sia più efficiente rispetto a quello italiano, sebbene il suo personale sia meno retribuito.

In Italia, infatti, ci sono 11,5 magistrati ogni 100mila abitanti, mentre in Francia sono 10,9. La differenza è minima. Ciò che sorprende, tuttavia, è la diversità di retribuzione riscontrabile tra i magistrati francesi e quelli italiani: quest’ultimi assumono il loro incarico con un livello retributivo quasi doppio rispetto a quello dei giudici francesi e lo concludono con un livello superiore da 2 a 4 volte.

Al riguardo, occorre evidenziare come la richiesta di giustizia in Italia sia diminuita e che tale circostanza sia da attribuire ad una crescente sfiducia dei cittadini rispetto alla possibilità di ricevere giustizia in tempi ragionevoli.

Il sistema giudiziario italiano appare (ed è percepito) “bloccato”: a metà del 2020, ogni 100mila abitanti, i procedimenti civili pendenti erano in Italia 3.789, in Francia meno di 1; quelli penali, in Italia, 2.089, in Francia sempre meno di 1, secondo le fonti statistiche.

Inoltre, vi è anche un problema di eccessiva durata dei processi: in Italia le cause civili durano mediamente 527 giorni in primo grado, 863 in secondo e 1.265 in terzo. Il totale è, dunque, pari a 2.655 giorni (oltre 7 anni).

Le cause civili in Francia, invece, durano, di media, 420 giorni in primo grado, 465 in secondo e 336 in terzo. In totale, dunque, 1.221 giorni (cioè, poco più di tre anni), meno della metà di quanto accade in Italia.

Al contrario, i procedimenti penali durano circa la metà di quelli civili, mediamente 1.367 giorni. Cionondimeno, la Commissione sull’efficienza della giustizia del Consiglio d’Europa ha constatato come in Italia servano più di tre anni per un processo penale quando la media europea è complessivamente inferiore all’anno.

In questo contesto di evidente svantaggio temporale, non può che auspicarsi un intervento mirato dello Stato, al fine di rendere più rapido ed efficiente e il nostro sistema giudiziario.

È quindi importante ridurre la durata dei procedimenti, impiegando, in tutti i tribunali, le prassi organizzative implementate dai Tribunali più efficienti del Paese.

_________________

Per maggiori informazioni sull’argomento e per i nostri Corsi di Alta formazione e di aggiornamento professionale di prossimo avvio clicca qui. Inoltre, per continuare a seguire i nostri approfondimenti visita anche le nostre pagine social.