Il 18 giugno 2021, la Direzione Centrale per i Servizi Antidroga (DCSA) del Dipartimento della Pubblica Sicurezza ha pubblicato la consueta relazione annuale relativa ai dati del 2020.

Come ogni altro settore, anche quello del narcotraffico ha dovuto fare i conti con l’emergenza sanitaria da Covid-19 e, dunque, i dati rilevati mostrano tratti di specificità rispetto alle annualità precedenti che devono essere letti tenendo conto della crisi pandemica.

Ciò è vero, però, solo in parte.

Difatti, in occasione della conferenza per l’illustrazione delle attività del DCSA tenutasi a Roma lo scorso 18 giugno, il prefetto Vittorio Rizzi, vice Capo della Polizia e Direttore Centrale della Polizia Criminale, ha dichiarato:

«La Relazione fotografa la resilienza delle organizzazioni criminali alla pandemia. Nel 2020, dopo la primissima fase di lockdown, i traffici illeciti sono rapidamente ripresi cercando nuove rotte e modalità di occultamento della droga. Metà del quantitativo record di cocaina è stato sequestrato nel porto di Gioia Tauro, una sorta di hub italiano creato dai trafficanti anche per i carichi diretti nella regione balcanica. Diventa, dunque, sempre più strategica la rete della cooperazione internazionale di polizia come arma necessaria per combattere il narcotraffico».

Se i dati del 2020, in genere, non mostrano rilevanti scostamenti rispetto alla tendenza degli anni precedenti, la Relazione evidenzia dati allarmati nella diffusione delle droghe sintetiche e delle nuove sostante psicotrope soprattutto tra i più giovani. Il nuovo mercato ha già destato l’attenzione della criminalità organizzata che si conferma egemone nel narcotraffico, fonte di enormi profitti da reimpiegare in altre attività.

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La Relazione è pubblicata sul sito istituzionale della Direzione Centrale per i Servizi Antidroga ed è consultabile cliccando qui.