Minorenni irregolari nella condotta e nel carattere

La Legge definisce “irregolari nella condotta e nel carattere” quelle ragazze e quei ragazzi nei cui confronti il Tribunale per i Minorenni può disporre con decreto amministrativo l’avvio prescrittivo di programmi “rieducativi”.

In questi casi, senza che vi sia contestuale limitazione delle responsabilità genitoriali, il minore è affidato all’ente locale per una presa in carico territoriale psico-socio-educativa e sanitaria od anche per procedere a collocamenti in comunità educativa o terapeutica per i quali è possibile avvalersi, in talune circostanze, dell’ausilio della Forza Pubblica.

Nei confronti dei procedimenti amministrativi vi sono valutazioni diversificate: 

• c’è chi sostiene che con essi si corra il rischio di praticare un “modello disciplinare” limitativo delle libertà individuali;
• c’è chi all’opposto afferma che grazie a loro possono essere concretamente aiutati i minorenni a rischio di devianza o marginalità perché carenti di adeguati sostegni dalle figure adulte.

Se alcuni Tribunali per i Minorenni preferiscono non far ricorso a tale istituto, altri puntano invece a valorizzarne l’efficacia, come ad esempio il Tribunale per i Minorenni di Milano presso il quale sono aperti ogni anno oltre 800 nuovi procedimenti amministrativi.

Evidente, in ogni caso, è la centralità assegnata ai servizi sociali e socio-sanitari, così come è manifesto il ruolo determinante svolto dagli operatori che prendono in carico il minore destinatario del decreto amministrativo.

La stessa figura dell’avvocato, quando presente, è chiamata a svolgere una delicata funzione a rinforzo delle finalità educative e di tutela sostenute con tali procedimenti.

Da tali posizioni si aprono delle profonde interrogazioni metodologiche ed operative.

• Data: Giovedì 4 novembre, 14:30 – 18:00
• Modalità: Online su Zoom Professional
• Relatori: Liliana Novella e Alessandro Rudelli
• Costo: 45€ IVA inclusa
• Info: formazione@istitutosike.com