Secondo l’ultimo rapporto del Gruppo Intergovernativo sui Cambiamenti Climatici (IPCC) pubblicato il 9 agosto 2021, gli scienziati rilevano cambiamenti nel clima della Terra in ogni regione e in tutto il sistema climatico. Molti di questi cambiamenti sono irreversibili in centinaia o migliaia di anni.

Il rapporto del Gruppo di Lavoro I, il quale rappresenta la prima parte del Sesto Rapporto di Valutazione (AR6) dell’IPCC, che sarà completato nel 2022, fornisce nuove stime sulle possibilità di superare il livello di riscaldamento globale di 1,5°C nei prossimi decenni. A meno che non ci siano riduzioni immediate e su larga scala delle emissioni di gas serra, la possibilità di limitare il riscaldamento risulterà preclusa.

Il rapporto mostra come le emissioni di gas serra provenienti dalle attività umane siano responsabili di circa 1,1°C di riscaldamento rispetto al periodo 1850-1900. Secondo il rapporto, nei prossimi 20 anni la temperatura globale dovrebbe raggiungere o superare 1,5°C di riscaldamento in media.

La temperatura, però, non è l’unico elemento in gioco. I cambiamenti climatici in atto avranno un impatto significativo su altre variabili, tanto più intenso all’incrementare del riscaldamento globale. Tali impatti spaziano dall’innalzamento dei valori dell’umidità, dal mutamento dei venti, della neve e degli oceani, al cambiamento delle aree costiere.

Ciononostante, forti e costanti riduzioni di emissioni di anidride carbonica (CO2) e di altri gas serra sarebbero in grado di limitare i cambiamenti climatici in atto. Grazie a simili riduzioni, infatti, la qualità dell’aria potrebbe migliorare progressivamente nell’arco di 20-30 anni, necessari alla stabilizzazione delle temperature globali.

A fronte dei preoccupanti scenari delineati dagli esperti, diversi studiosi e giuristi hanno iniziato a parlare di “ecocidio” rispetto a quelle attività umane che determinano il cambiamento climatico e l’effetto serra.

L’ecocidio, termine coniato da una o.n.g. ambientalista nel 2021, la Stop Ecocide Foundation, indica gli atti illegali o sconsiderati compiuti con la consapevolezza di una significativa probabilità che tali atti causino danni all’ambiente gravi e diffusi o di lungo termine. Ebbene, la Stop Ecocide Foundation ha chiesto che l’ecocidio venga aggiunto ai crimini di cui si occupa la Corte penale internazionale (ICC) dell’Aia.

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