(Foto di OpenClipart-Vectors da Pixabay)
Si segnala la diffusione ad opera del Garante nazionale dei diritti delle persone private della libertà personale del Vademecum per le Forze di polizia.
Il documento si propone quale strumento di supporto per le forze dell’ordine, chiamate a intervenire per assicurare alla giustizia la persona ricercata o improvvisamente fermata o che sia stata segnalata perché socialmente pericolosa, per illustrare finalità, metodo di lavoro e poteri spettanti, in questi casi, al Garante nazionale.
Il Garante, infatti, nell’ambito del proprio mandato, si impegna a monitorare le condizioni delle persone prese in custodia dalle forze di polizia
- assicurandone i diritti e le facoltà
- verificandone le condizioni psicofisiche
- monitorando le condizioni dei luoghi di custodia.
A tal fine, il Garante svolge visite periodiche di carattere preventivo, ad hoc o di follow up, presso tutti i luoghi e gli spazi privativi della libertà personale adibiti a qualunque esigenza di tipo restrittivo o anche abitualmente destinati ad altre finalità (locali di arresto o fermo, hotspot, locali per interrogatori etc.).
Le visite sono realizzate da una delegazione del Garante e senza preavviso in qualunque luogo o spazio utilizzato per esigenze correlate alla privazione della libertà personale, con accesso a tutta la documentazione riferibile a situazioni limitative della libertà e a colloqui riservati.
Nei locali di polizia, lo sguardo della delegazione del Garante si concentra sulla verifica della disponibilità del Foglio dei diritti, sulla corretta tenuta dei registri delle persone in custodia, sull’idoneità dei mezzi e delle modalità di trasferimento delle persone arrestate/fermate o comunque ristrette, sul corretto funzionamento dei sistemi di videosorveglianza e sulla corretta gestione degli eventi critici da parte degli operanti.
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Il testo integrale del Vademecum del Garante è disponibile al seguente link.
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