Il 21 giugno 2021, il Garante Nazionale dei diritti delle persone private delle libertà personali ha presentato la propria relazione annuale al Parlamento.

La relazione indaga l’area della penalità, l’area della salute connessa all’esecuzione delle misure di sicurezza e, infine, l’area dei migranti.

Il Garante ha aperto la presentazione richiamando l’emblematico quadro del Viandante sul mare di nebbia di Caspar David Friedrich, invitando a riflessioni su dove e come agire per rafforzare l’effettività della tutela dei diritti delle persone private della libertà personale. L’immagine, che evoca smarrimento, invita anche a trovare una luce prospettica oltre la nebbia.

Per il Garante le linee della direzione si sintetizzano:

  1. nell’appartenenza, perché il mondo dei luoghi della privazione della libertà non sia luogo “altro”;
  2. nell’assolutezza del diritto alla tutela della dignità di ogni persona e della sua intangibilità fisica e psichica;
  3. nel diritto all’effettività della tendenza rieducativa della pena, spesso oggetto di sole affermazioni e dichiarazioni di intenti.

Le parole del Garante invitano, dunque, alla ripresa «cercando di leggere quella linea rosea che Friedrich pone sull’orizzonte. Ben sapendo che quanto appreso in questo periodo deve dare indicazioni perché non si torni al nebbioso panorama precedente».

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