Ci sono settori lavorativi nei quali non ci si può avventurare senza avere un’idonea preparazione teorica e pratica. Il rischio è quello di fare una pessima figura , di perdere credibilità professionale e di precludersi spazi lavorativi estremamente interessanti come quelli che si stanno sviluppando in ambito peritale e consulenziale.
Sono settori delicati, complessi ed affascinanti allo stesso tempo, nei quali occorre avere piena contezza dei limiti operativi, dei criteri e dei metodi impiegabili, degli strumenti utilizzabili, delle finalità perseguite nonché del linguaggio adottato.
Infatti, è compito del perito/CTU e, in generale, del consulente tecnico, quale soggetto esperto e specializzato in determinati campi del sapere (ad esempio, medicina, psichiatria, psicologia, criminologia, ostetricia e ginecologia, infermieristica etc.), dialogare con gli operatori del diritto (giudici, pubblici ministeri, avvocati) al fine di chiarire dubbi, risolvere questioni, trovare soluzioni a determinate problematiche. Non a caso, l’attività di indagine svolta dal perito/CTU per il giudice o dal consulente tecnico per le parti processuali esita in considerazioni clinico-forensi all’interno di elaborati scritti che vengono poi analizzati e discussi dinanzi ad operatori del diritto che hanno necessità di comprendere le valutazioni e le conclusioni ivi formulate.
Per questi motivi, sulla scorta dell’esperienza maturata in oltre un decennio di attività in tale settore, l’Istituto Sike, grazie ai formatori e ai professionisti coinvolti, propone l’XI edizione del Corso di Alta formazione e di aggiornamento professionale dal titolo
Valutazioni clinico-forensi e accertamenti tecnico-peritali.
Strumenti e metodi di indagine in ambito criminologico, vittimologico e di responsabilità sanitaria
Il Corso, che si svolgerà in una dimensione laboratoriale a partire dal prossimo mese di settembre, intende fornire ai partecipanti gli strumenti indispensabili per affrontare e risolvere operativamente questioni valutative di tipo criminologico, clinico-forense e in punto di responsabilità professionale, fornendo loro criteri, metodi e tecniche per redigere adeguati pareri, atti e relazioni e per discutere, in sede giudiziaria, del loro contenuto.
Le iscrizioni sono aperte e si chiuderanno all’esaurimento dei posti disponibili.
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